Piante mellifere
Api e fiori
Alpina, appenninica, collinare, di pianura, litoranea, insulare e mediterranea l’Italia proprio per la sua configurazione geografica mette a disposizione una grande varietà di piante mellifere per le nostre api!
Le api hanno una grandissima importanza per l’impollinazione, fondamentale per la fecondazione dei fiori che produrranno frutti. Pensate ad un mondo senza api e quindi senza la mag
gior parte dei frutti che trovate al supermercato e moltissime verdure… che tristezza!
Quindi, per evitare che questo accada e per far sì che le nostre amiche api possano continuare a fornirci miele, in qualche modo possiamo aiutarle piantando e seminando le specie giuste nel nostro giardino!
• Su un totale di circa 9 milioni di specie conosciute, si ritiene che soltanto una percentuale minima di insetti (1%) comporti effetti 'negativi' dal punto di vista umano, mentre il restante 99% si incarica dell'impollinazione delle piante, dell'aerazione del terreno e del suo arricchimento, rendendo di nuovo disponibili le sostanze nutritive contenute nei resti di organismi animali o vegetali e provvedendo quindi (direttamente o indirettamente) a fornire nutrimento per gli esseri viventi.
• Gli insetti endemici hanno bisogno delle piante per nutrirsi, riprodursi e per proteggersi dai predatori e dagli estremi climatici. Viceversa, moltissimi tipi di piante si sono evolute affidandosi alla presenza di una consistente popolazione di insetti per sopravvivere.
• Questa reciproca dipendenza si traduce da sempre in uno scambio vantaggioso per entrambi: le piante attirano gli insetti fornendo loro protezione con il fogliame e sostentamento con polline e nettare; questi ultimi assicurano un'efficiente distribuzione del polline e quindi la continuità delle loro ospiti.
Abitudini buone e cattive
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Una ricerca iniziata nel 2009 dalla Royal Horticultural Society nei suoi giardini di Wisley conferma che per attirare una popolazione equilibrata di insetti e incoraggiare maggiore diversificazione non è necessario stravolgere il giardino, lasciarlo inselvatichire o dedicarlo solo a fioriture spontanee. Si tratta piuttosto di privilegiare piante fiorifere con una buona produzione di nettare e di polline. È inoltre essenziale prendere coscienza dei benefìci offerti da un approccio più naturale alla manutenzione del verde, evitando l'impiego di sostanze tossiche e tollerando, dove possibile, la presenza di selvatiche piacevoli, come le pratoline o le violette. Questo tipo di approccio è alla portata di tutti, perché soddisfa anche i criteri estetici, creando lunghi e variati periodi di fioritura (moltissime mellifere si prestano allo scopo).
Offre inoltre il vantaggio di invitare i predatori a riprodursi, una strategia vincente perché spesso i loro stadi giovanili sono golosi di parassiti dannosi (le larve di coccinelle, crisopa, sirfidi e libellule, per esempio, sono predatori di afidi, di tripidi e di larve di lepidotteri). L'abitudine di distruggere gli insetti nocivi ricorrendo a pesticidi convenzionali (altamente nocivi anche per l'uomo e gli animali domestici) ci ha fatto dimenticare che in natura le piante e gli insetti vivono da sempre in sintonia. A parte misure di protezione con reti apposite o semplici lavaggi con acqua, utili agli stadi iniziali di un'infestazione o per piantine appena messe a dimora, l'eliminazione chimica dei parassiti sopprime anche i predatori naturali che normalmente prowederebbero a riequilibrare gli eccessi.
Cosa piace agli insetti utili
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Per un soggiorno gradito molti insetti utili richiedono una buona ossatura sempreverde ottenibile raggruppando le presenze arbustive in bordure. All'interno di questa struttura si inseriscono, mescolandoli, arbusti caduchi da fiore, associazioni di mellifere erbacee, annuali, bulbose e alcune specie spontanee. Come regola generale sono da preferire le corolle semplici a quelle doppie, che hanno meno da offrire agli insetti. Nei giardini ampi le mellifere si possono facilmente distribuire in tutte le stagioni per offrire costante sostentamento; negli spazi limitati ci si può concentrare nei periodi cruciali, per esempio a inizio primavera quando il nutrimento scarseggia. Il nettare, fonte di cibo per moltissimi insetti, è una sostanza liquida dolce composta da fruttosio, glucosio, saccarosio e maltosio, emessa dai nettàri situati alla base dei petali e del pistillo. Pur essendo legato alla riproduzione delle piante, anche il polline è ricco di sostanze nutritive sotto forma di proteine, grassi, carboidrati, enzimi e vitamine. La quantità prodotta da ogni pianta varia a seconda della specie e dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio di sviluppo del fiore, l'ora del giorno e la temperatura; una singola corolla ne contiene comunque una quantità limitata e costringe l'insetto a visitarne parecchie prima di ottenere la dose sufficiente.
Come realizzare
un mini 'insettario' in giardino |
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